Scopri la Storia

Scopri l'origine delle Aquae Patavinae e la storia del paesaggio termale euganeo...

 

torre di berta1 P1040866 pugnalesantuario p1040883 Punta di freccia in selce da Galzignano Terme p1040724

La Preistoria e la Protostoria

L’età della Pietra (Paleolitico, Mesolitico, Neolitico)

Diverse località della fascia occidentale dei Colli Euganei hanno restituito strumenti in selce riferibili al Paleolitico Medio Musteriano, prodotto quindi dell’ingegno dell’uomo di Neanderthal; alcuni di questi rinvenimenti attestano come le più antiche tracce di frequentazioni umane ad oggi note per i Colli risalgano ad un momento compreso tra 130.000 e 110.000 anni fa circa. Anche i cacciatori-raccoglitori del Paleolitico Superiore, periodo in cui all’uomo di Neanderthal, poco meno di 40.000 anni fa, si sostituì l’uomo antropologicamente moderno, e del Mesolitico, che prese inizio intorno a 10.000 anni fa quasi in concomitanza con il concludersi delle glaciazioni, frequentarono prevalentemente la porzione occidentale del territorio euganeo. Tali presenze, probabilmente legate al percorso di un antico ramo fluviale pertinente al Brenta – Bacchiglione, si inserivano entro un sistema territoriale che comprendeva gli Euganei occidentali, i Monti Berici orientali e la stretta pianura intermedia.

Panoramica dell’area di Galzignano, disegno ricostruttivo e reperti dell’età della Pietra

Nel corso del VI millennio a.C., con il progressivo diffondersi in Italia settentrionale dell’economia basata su agricoltura e allevamento, e non più solamente su caccia e raccolta di specie spontanee, anche il popolamento dei Colli Euganei si fa più intenso e articolato. Se il Neolitico antico, come già le fasi precedenti, è attestato solamente nella pianura posta alle falde occidentali dei Colli, con le fasi medie e tarde (V millennio-seconda metà del IV millennio a.C.) compaiono i primi insediamenti di rilievo anche nel comparto termale, in particolare nella zona di Galzignano Terme.


L’età del Rame

Punta di freccia in selce dall'area archeologica di via Neroniana

L’età del Rame o Eneolitico (3.300-2.300 a.C.) è il periodo caratterizzato dalla comparsa dei primi strumenti in metallo. Della frequentazione di questo periodo in ambito euganeo sono rimaste solo labili tracce: per il settore orientale sono noti solo pochi strumenti ed alcune armi in selce, nell’area archeologica di via Neroniana a Montegrotto Terme rinvenute in uno scavo sistematico, ma per lo più frutto di recuperi occasionali.


L’età del Bronzo

L’età del Bronzo (2.300-1.000 a.C. circa) può essere inquadrata nel suo complesso come il periodo durante il quale, in concomitanza con un consistente aumento demografico, si svolse quel lungo processo che, partendo da una sempre più capillare occupazione del territorio, portò al compiersi dei primi processi di urbanizzazione.

Laghetto della Costa di Arquà Petrarca

Per la prima fase in cui si articola quest’epoca, il Bronzo Antico (2.300-1.700 a.C.), l’area in esame ospita uno dei più importanti insediamenti dell’Italia settentrionale: la palafitta del Laghetto della Costa di Arquà Petrarca. Il Bronzo Antico è ancora caratterizzato dalla presenza di pochi villaggi, per lo più posti sulle sponde di piccoli laghi e comunemente denominati “palafitte”; tale nome deriva dalla loro tecnica costruttiva, basata su un ampio utilizzo del legno (pali infissi e/o gettate di bonifica), necessario per rialzare il villaggio rispetto ai laghi o ai terreni paludosi scelti come sede, come accade ad Arquà Petrarca. È invece con il Bronzo Medio e Recente (1.700-1.200 a.C.) che si assiste al vero inizio di una esplosione demografica, indicata dal sorgere contemporaneo di numerosi insediamenti anche molto vicini tra loro. In area euganea i villaggi venivano costruiti nella maggior parte dei casi nel punto di passaggio tra collina e pianura sottostante, con preferenza per i piccoli colli isolati come il Monte Castello o il Monte Rosso. In un’economia agro-pastorale, questa scelta consentiva di sfruttare la collina e le sue pendici soprattutto a fini agricoli, mentre la pianura umida circostante ben si prestava all’allevamento a pascolo e alla produzione di fieno.

Panoramica del Monte Rosso e reperti dell’età del Bronzo dall’area termale euganea

Nel corso del Bronzo Finale (1.200-1.000 a.C.) l’esperienza dei villaggi diffusi cede il passo alla nascita dei primi grandi insediamenti, posti in genere lungo il corso dei fiumi, la cui economia inizia a fondarsi in modo rilevante, oltre che su agricoltura e allevamento, anche su commercio e produzione artigianale. Da queste novità non rimasero esclusi gli abitanti dei Colli Euganei; se nel comparto termale notiamo una forte riduzione demografica, indicata sia dal numero che dalle dimensioni dei siti, lungo l’Adige e alle pendici meridionali degli Euganei, nascono Este e Montagnana, primi esperimenti in questa regione di quello che sarà il modello vincente del I millennio a.C.: la città.