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Scheda sito


Necropoli in località La Palazzina
Arquà Petrarca, II – fine del I secolo a.C.

Sulle pendici del Monte Ricco si rinvenne un’estesa necropoli databile tra II e I secolo a.C., nel periodo in cui nella cultura dei Veneti antichi si innestavano influssi celtici e romani.
La necropoli ha fornito elementi di rilievo per la ricostruzione dei processi storici che interessarono il Veneto centrale alle soglie dell’età romana. Dalle tombe più antiche si evince come gruppi di Celti si siano insediati nel territorio di Este proprio mentre Roma poneva le basi del suo dominio. In pochi decenni vi si integrarono fino ad acquisire gli usi e costumi dei Veneti: le sepolture più recenti mostrano infine il compiersi della totale adesione della comunità alle forme di convivenza sociale imposte dal compiuto avvento della “pax romana” e delle sue leggi.



Descrizione

Preistoria e Protostoria

Le pendici del Monte Ricco ospitarono una necropoli formata da sepolture poste entro cassette di pietra, ordinatamente distribuite su file parallele; i defunti venivano cremati e i loro resti – raccolti entro urne in ceramica – circondati dal corredo necessario al viaggio ultraterreno.
La necropoli ha fornito elementi di rilievo per la ricostruzione dei processi storici che interessarono il Veneto centrale alle soglie dell’età romana. Dalle tombe più antiche si evince come gruppi di Celti si siano insediati nel territorio di Este proprio mentre Roma poneva le basi del suo dominio. In pochi decenni vi si integrarono fino ad acquisire gli usi e costumi dei Veneti, come indica anche la progressiva scomparsa delle armi dai corredi maschili. Le sepolture più recenti mostrano infine il compiersi della totale adesione della comunità alle forme di convivenza sociale imposte dal compiuto avvento della “pax romana “ e delle sue leggi.

 

Cronologia

II – fine del I secolo a.C.

 

Contesto geografico ed urbanistico

La necropoli si sviluppa lungo le pendici del Monte Ricco.

 

Bibliografia

Bondini A. , La documentazione funeraria in Veneto tra l’età gallica e la romanizzazione, in Revista d’Arqueologia de Ponent, 20, 2010, pp. 17-19, tav. Fig. 8.
Callegari A., Arquà Petrarca. Scoperta di una necropoli gallo-romana, in Notizie degli Scavi di Antichità, 1940, pp. 145-165.
Gamba M., Analisi preliminare della necropoli di Arquà Petrarca (Padova), in Celti ed Etruschi nell’Italia centro-settentrionale dal V sec. a. C. alla Romanizzazione, a cura di D. Vitali, Bologna 1987, pp. 237-270.

 
 

Accesso al sito
Non visitabile.

Archivio Materiali

Provenienza: Necropoli di Arquà Petrarca, Tomba F2
Cronologia: 100-75 a.C. circa


Descrizione
Armi in ferro a corredo della sepoltura maschile F2, in origine poste intorno e sotto l’urna. Vi è rappresentato l’armamento completo di un guerriero celta del I secolo a. C.: spada con fodero, entrambi in ferro, coltello da battaglia, lancia, scudo. Di quest’ultimo si conserva solo l’umbone, vale a dire il rinforzo centrale in metallo; il resto dello scudo era formato da materiali deperibili come legno e cuoio. Il rituale funerario prevedeva che le armi, come risulta evidente dalla spada ripiegata, venissero rese inservibili prima di essere deposte entro la tomba.

Funzione
Armi, riutilizzate come corredo funerario


Luogo di Conservazione: Museo Nazionale Atestino – Este

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