Scopri la Storia

Scopri l'origine delle Aquae Patavinae e la storia del paesaggio termale euganeo...

 

Statuina femminile di bronzo dal Monte Rua torre-di-berta foto3 pi_seqbreve_03 praglia2 pannello_9_03

La Musealizzazione

Nel territorio delle “Aquae Patavinae” sono al momento in luce tre estese aree archeologiche, tutte situate nell’attuale Comune di Montegrotto Terme. In tutte e tre le aree si conservano ampi resti di edifici risalenti al periodo compreso tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C., quando il territorio appartenuto ai Veneti era ormai integrato nell’amministrazione che faceva a capo a Roma e le due culture, la veneta e la romana, si fondevano profondamente.

L’area archeologica di viale Stazione / via degli Scavi
Nell’area archeologica sono conservati i resti di un complesso termale composto di tre grandi vasche e del relativo sistema di circolazione idrica, di un piccolo teatro e di altri edifici ricreativi connessi alla fruizione della acque calde naturali. Vai alla scheda sito…

I resti delle vasche e delle condutture idriche sono a cielo aperto; i piani sono coperti con ghiaino grigio-azzurro che evoca la presenza dell’acqua. L’edificio con vasca circolare e absidi è protetto da una copertura provvisoria in struttura metallica e telo, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; qui sono in corso sistematici interventi di restauro conservativo e piccoli interventi di scavo archeologico. Il piccolo teatro, appena restaurato, è protetto da una copertura provvisoria in tubi innocenti e ondulina.

L’area è visitabile. Per info e orari: LAPIS Archeologia-Storia-Arte-Ricerca, +39 3890235910, lapisarcheologia@gmail.com.

Attività didattiche presso l’area archeologica di viale Stazione / via degli Scavi

L’area archeologica di via Neroniana
Nell’area archeologica sono conservati i resti di una lussuosa villa costruita agli inizi del I secolo d.C., utilizzata e rimaneggiata almeno fino al III – IV secolo d.C. Sono inoltre visibili i resti dell’edificio principale appartenente all’insediamento di XI – XIV secolo d.C. Vai alla scheda sito…

Il quartiere residenziale settentrionale della villa, il più lussuoso in antico oltre che il meglio conservato, è protetto da una copertura definitiva concepita per essere evocativa degli originari volumi. Essa è composta di una struttura in acciaio verniciato e travi in legno lamellare con manto in policarbonato alveolare, in modo da integrarsi armoniosamente con il paesaggio urbano.
La recinzione esterna ricalca la forma del perimetro complessivo della villa romana.

L’area è visitabile. Per info e orari: LAPIS Archeologia-Storia-Arte-Ricerca, +39 3890235910, lapisarcheologia@gmail.com.

Le coperture permanenti sul quartiere residenziale settentrionale della villa di via Neroniana

Il complesso termale sotto l’Hotel Terme Neroniane
Sotto il ristorante dell’Hotel Terme Neroniane sono conservati i resti di un complesso termale costruito verso la fine del I secolo a.C. e utilizzato fino al II secolo d.C. circa; ne fanno parte tra il resto una vasta sala absidata e un ampio sistema di canalizzazione. Vai alla scheda sito…

L’area è accessibile tramite un percorso che permette di avvicinarsi ai resti antichi, oggetto di un recente restauro conservativo, protetti dalle strutture stesse del ristorante dell’Hotel Terme Neroniane.
Una suggestiva resa dell’illuminazione evoca la destinazione termale del complesso, mentre la pannellistica che riveste le pareti illustra le vicende storiche e le proposte ricostruttive.

L’area è visitabile. Per info e orari: LAPIS Archeologia-Storia-Arte-Ricerca, +39 3890235910, lapisarcheologia@gmail.com.