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![P1040840 P1040840](https://www.aquaepatavinae.it/portale/wp-content/gallery/sito_roccapendice/thumbs/thumbs_P1040840.jpg)
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L’età del FerroI Veneti e le loro cittàAll’alba del I millennio a.C., all’inizio della cosiddetta età del Ferro, i Colli Euganei erano pressoché spopolati, mentre gli insediamenti si andavano concentrando nelle aree di pianura e lungo le grandi arterie fluviali: qui nacquero appunto le due “capitali” dei Veneti antichi, Este e Padova.La scelta del sito di Este, ai piedi dei Colli, fu motivata, oltre che dalla presenza del fiume Adige che di qui passava e che diede il nome stesso alla città (Ateste), proprio dalle alture che fornivano rifugio e riparo dalle esondazioni, nonché facile approvvigionamento di alcune materie prime indispensabili alla vita quotidiana: legname e materiali lapidei. L’abitato era circondato e protetto come un’isola dai rami del fiume, mentre sulle prime propaggini dei rilievi retrostanti si snodava la città dei morti, con varie aree riservate alle necropoli. Strettamente connessi al fiume ed ai pendii boschivi erano anche i luoghi di culto, che formavano una sorta di “cintura protettiva” della città. L’area termaleDiversa appare la situazione nel comparto orientale dei Colli, dove non abbiamo per quest’epoca attestazione di alcun centro urbano quanto meno fino a Padova. Unica eccezione è l’area tra il Monte Castello e il Colle S. Pietro Montagnon a Montegrotto: qui, nel corso del VII secolo a.C., fiorisce un importante santuario, certo connesso allo straordinario evento naturale delle polle d’acqua calde e fredde dalle quali scaturivano densi fumi dall’acre odore, fenomeno senza dubbio terrificante per gli uomini d’allora ed ovviamente attribuito ad una presenza/manifestazione divina.
Il comparto collinare orientaleDiversa anche in quest’ultima fase la situazione del comparto atestino dei Colli orientali, che, con l’unica parziale eccezione di Monte Orbieso, sembra non essere mai stato sede, nel corso dell’età del Ferro, né di insediamenti stabili né di aree sacre. Solo alle soglie dell’età romana, nel corso del II secolo a. C., si assiste all’insediarsi nelle aree marginali (come ad esempio ad Arquà) di piccole comunità dalle forti connotazioni celtiche. A queste presenze rimandano tra l’altro i nomi dei Colli Venda e Vendevolo/Vindupalos, connessi agli etimi celtici venda-/vindo- (bianco) e pala- (cima, vetta) con chiaro riferimento alla vetta più alta spesso imbiancata di neve . |
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